Il nostro nido è tra i monti

Il nostro nido è tra i monti

Era una tranquilla mattinata di fine dicembre, ma questa non era
come le altre: era l’inizio di una nuova avventura, l’inizio del campo
invernale! Dopo un veloce cerchio di apertura salimmo tutti sul bus,
e dopo aver mollato il Branco a Sgurgola, dove abbiamo fatto
anche una breve pausa merenda, raggiungemmo il luogo nel quale
avremmo dovuto trascorrere i prossimi quattro giorni di campo:
monte Livata. Inutile dire che abbiamo fatto a gara per accaparrarci
i migliori posti letto, pur sapendo che quel guastafeste di Daniele li
avrebbe cambiati.

Ci siamo auto-accolti con un buon pranzo per
poi cominciare subito con le attività. Abbiamo iniziato con una
combattuta partita a bandiera svizzera, per poi dedicarci allo
scambio dei regali gli uni con gli altri. Regnava una particolare
atmosfera natalizia, ma non c’era tempo da perdere, perché subito
dopo un gustoso spuntino ha allietato il momento dei forum gestiti
dai capi e vice delle pattuglie. Vi erano varie tematiche, D&D,
educazione sessuale, libri, discriminazioni e cortometraggi Disney;
ognuno si iscrisse ai vari corsi che gli interessavano e l’attività durò
circa un’ora. Dopo i forum era il momento di cenare. Infine, dopo un
fantastico fuoco serale gestito dai capi, siamo andati a letto: ci
avrebbe aspettato una lunga giornata faticosa. Infatti, la mattina
dopo, siamo partiti per una lunga, faticosa e meravigliosa
camminata alla scoperta dei dieci punti della legge, incontrando
diverse varietà di paesaggio. Al nostro ritorno ci attendeva il pranzo.
Nel pomeriggio ci siamo dedicati alla creazione di fantastici
astrolabi di carta. Dopo cena siamo andati direttamente a letto,
perché i capi hanno pensato di lasciarci riposare un po’ di più, e
hanno pensato bene: finalmente una buona idea! Purtroppo le idee sono come le notizie: ad una buona ne consegue sempre una
cattiva. Il giorno dopo, infatti, abbiamo iniziato la giornata facendo
ginnastica con -20 gradi di temperatura. Quella però, era una
mattina troppo importante per lamentarsi: c’erano le promesse!
Così, in cima alla collina, al freddo ed in felpetta, i nuovi arrivati
hanno promesso sul loro onore di fare del proprio meglio verso Dio,
la patria e la famiglia, entrando ucialmente a far parte del
Reparto. Furono consegnati i distintivi, e le persone che venivano
da fuori hanno ricevuto anche il fazzolettone. Dopo questa
importantissima cerimonia, svolta con una vista panoramica
magnifica, siamo tornati alla conca per pranzo. Il pomeriggio e la
sera sono stati dedicati ad un dibattito con lo scopo di ricucire lo
strappo che si era creato nel reparto dal campo estivo. Dopo di ciò
abbiamo vissuto in un’atmosfera molto più tranquilla e allegra.
Dopo cena il fuoco è stato gestito dalle Pantere con tema le favole.
La mattina seguente abbiamo preparato gli zaini e dato una
sistemata al rifugio. Nel tempo restante abbiamo fatto il Consiglio
della Legge che dalla mattina si è prolungato anche nel
pomeriggio. Infine, dopo l’ammainabandiera, siamo saliti sul bus, di
ritorno a casa. Era la fine di un’altra fantastica avventura.


Lorenzo (ptg. Falchi)

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